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martedì 19 ottobre 2010

Un piccolo sfogo

Dunque da dove posso partire?

Forse dall’inizio…

Sono ben sei anni che porto Elena a fare fisioterapia e fino a dicembre dello scorso anno ho vissuto in un limbo. Tutto andava bene, a parte le varie scoperte negli anni, ma per ciò che riguardava la mia testa ero veramente tranquilla ( se di tranquillità si può parlare ).

Ho passato brutti periodi, ma alla fine sono sempre riuscita a tirare avanti. Siamo stati affiancati da persone che ci hanno aiutato sia logisticamente che psicologicamente, a superare le varie difficoltà che si presentano quando entri nel mondo della disabilità. Per nostra fortuna poi, Elena non ha mai necessitato di cose particolarmente ricercate, ma anche a lei servivano degli ausili per migliorare il suo stato.

La dottoressa che l’ha seguita fino a dicembre l’ha letteralmente tirata in piedi, e di questo non posso fare altro che ringraziarla, insieme alla terapista che l’ha avuto sotto le “ grinfie” e sopportata fino alla fine dell’anno. Poi qualcosa si è rotto, il nostro stato cosiddetto di “ pace” ha avuto un brusco risveglio. O forse è meglio dire che io ho avuto un brusco risveglio!

Da quest’anno siamo seguiti da un medico che secondo me ha troppo da fare per essere presente quando ne hai bisogno e, in stati come quello di disabilità, dovrebbe sempre esserci o almeno essere rintracciabile facilmente…

La possibilità di parlare con lui è solo tramite una nuova fisioterapista, con cui tra parentesi non c’è un amore viscerale!

Purtroppo ho spesso degli scontri sul mio modo di pensare e di agire nei confronti della bambina proprio con questa persona. A me dispiace perchè non sono una che ama litigare, ma vorrei avere solo dei chiarimenti in merito ad alcuni dubbi che mi sono sorti da quando abbiamo iniziato questa nuova modalità di cura.

Le mie richieste sono spesso accompagnate da delle aggressioni verbali, a volte più sopite, altre volte più marcate, come quella capitata l’ultima volta.

Dopo la visita che ho già ampiamente descritto, io e mio marito siamo tornati a casa e abbiamo riflettuto su quanto ci è stato detto e ci sono sorti dei dubbi.

L’unica persona con cui potevo chiarirli era la fisioterapista, così alla prima occasione le ho parlato. Non mi è sembrato di aver aggredito nessuno, ma lei ha iniziato ad incalzare sul fatto che tanto sapeva già dove volevo arrivare. Prima di tutto sono la mamma di una tua paziente perciò un pò di rispetto quando parlo, poi se mi lasci finire magari capisci davvero dove voglio arrivare.

Ammetto che avendo passato i primi sei anni con delle persone che mi spiegavano per filo e per segno tutto ciò di cui aveva bisogno Elena, mi sono trovata un pò spaesata quando invece mi sono sentita dire che tutto ciò che ha seguito fino adesso, non ha prodotto miracoli, ma semplicemente la bambina aveva le capacità di recuperare anche da sola.

MMM… io non sò, ma questa mi sa tanto di ripicca verso chi ha seguito Elena fino allo scorso anno.

Come ho già detto, non sono un medico, ma passatemi l’esempio…

… Se una persona ha una bella voce, ma non è capace di impostarla, non sarà mai una cantante…

( Parlo da ex corista di un gruppo gospel)

Perciò, credo, che anche se Elena aveva le capacità di recuperare, ma nessuno le insegnava come fare, non sarebbe mai arrivata al punto in cui è oggi.

Tutto ciò per arrivare al fatto che se vuole può fare tutto, ma non nel modo corretto. Perciò, dato che il suo cervello  “…non riconosce completamente alcune azioni o parti del corpo…” non è forse il caso di aiutarlo a riconoscerle?

Di questo ho provato a parlare con la nuova terapista, ma l’unica cosa che ha saputo dirmi è stato che “… ormai siamo stati imbeccati da una determinata cognizione e da lì non ci muoviamo!”

Fino a prova contraria abbiamo una testa sulle spalle e siamo in grado di usarla, perciò non accetto che mi si dica che parliamo con le parole che ci sono state inculcate.

Non è assolutamente così! Ho scoperto tante cose navigando in internet che questa persona nemmeno immagina, ho saputo notizie di cui non era al corrente, e soprattutto mi piace sentire tutte le campane in ballo prima di decidere, perchè si parla della vita di mia figlia, non di una bambola.

Per ora, in accordo con mio marito, andiamo avanti seguendo le terapie fino a dicembre, poi verrà nuovamente controllata da un test motorio, che ha già fatto due volte nell’arco di quattro mesi ( tra cui uno di pausa ferie!). Dopo questo decideremo il da farsi, ma come le ho già anticipato, mia figlia sarà seguita comunque anche dalla dottoressa precedente.

Mi fa rabbia, sapere che Elena è in mano a qualcuno che non accetta di ascoltare i dubbi dei genitori, perchè alla fine siamo noi che viviamo con i nostri figli ventiquattro ore al giorno, 365 giorni all’anno.

E che legga pure quello che ho scritto, tanto quello che penso lo sa già. Ho deciso che fino a dicembre non le parlo più tranne per le cose strettamente necessarie, poi però deve mettersi una mano sulla coscienza e un paio di tappi, perchè parto in quarta e non mi fermo più!

Può anche darsi che mi sbagli, ma se fosse così, avrò imparato dai miei errori. Non voglio arrivare al punto di rimpiangere il fatto di non essermi posta dei dubbi necessari, e scoprire troppo tardi che il lavoro fatto non è servito a nulla…

Staremo a vedere!!!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

secondo me non hai sbagliato di niente a dirgli quelle cose alla terapista sempre se ha questo punto si puo' chiamare come tale. io scontri con dottori ne ho avuti con 3/4 ma con uno in particolare il 9 agosto del 2006 ho portato mio padre al pronto soccorso e il tipo all'accoglienza non mi cagava, ti posso dire che la figura che gli ho fatto fare se la ricordera' per tutta la vita, il giorno 11 agosto 2006 mio papa' muore il 23 settembre 2006 nasce mia figlia e mio papa' avrebbe voluto vederla non stava piu' nella pelle...ma DIO me l'ha portato via. io dovrei odiare DIO ma ti posso dire che lo adoro piu' di prima. ti voglio dare un consiglio PREGA PREGA PREGA DIO con tutte le tue forze e vedrai che alla fine vincerai tu,tu con DIO tua figlia e tuo marito. GETTA TUTTO QUELLO CHE E' INUTILE E CONCENTRATI SU QUELLO CHE E' ESSENZIALE ciao e auguri