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mercoledì 10 agosto 2011

Finalmente un po’ di tempo per me…

Già, oggi mia figlia è partita( di nuovo) per la montagna con i nonni e la nonna bis, perciò sveglia presto e un po’ di tempo per “ le cose inutili”.

Naturalmente ho già scaricato la lavatrice, steso e ne ho iniziata una nuova, e in attesa che finisca, vi racconto finalmente la storia dell’apparizione della Madonna al Santuario di Valverde per cui ogni anno viene fatta la processione a cui ha partecipato mia figlia.

 

Rezzato, 1399.

Erano i primi del mese di luglio. Un contadino sta arando il suo campo vicino a una chiesetta dedicata alla madonna. Improvvisamente i suoi buoi si fermano, cadono in ginocchio e si rifiutano di proseguire. Meravigliato il contadino alza lo sguardo e vede davanti a sé un Personaggio vestito di una tunica rossa ed un manto azzurro. Con tono autorevole il Personaggio ordina: “ Prendi i tre pani che hai nella bisaccia e va a gettarli nello stagno." Preso da timore, il contadino si avvia sollecito ad eseguire l’ordine ricevuto. Quando sta per gettare il primo pane nello stagno una voce soave lo chiama: “ Fermati! Non li gettare.” E’ una Signora, apparsa su di uno scoglio in mezzo all’acqua, che gli rivolge la parola. Il timido contadino non sa cosa dire né fare. La Signora riprende a parlare: “ Ritorna dall’adorabile Signore che qui ti ha inviato e pregalo da parte mia che si compiaccia di revocare il suo comando ed assicuralo che io troverò il modo di soddisfare la sua divina giustizia.”

Il contadino ritorna ai piedi del Personaggio, riferisce della visione avuta, della Signora e delle sue parole, ma il Signore adirato, insiste nell’ordine dato e vuole che venga eseguito. Triste il contadino ritorna al laghetto con i suoi tre pani, deciso ad eseguire gli ordini, ma la Signora lo ferma ancora una volta:” No! Non li gettare.” “Ma l’ordine di quel Signore è questo, ed io lo devo eseguire” risponde il contadino. “ No ! Fermati, ascolta-riprende la Signora- Io sono la Madre del Divin  redentore e il Signore che ti ha dato questo ordine è appunto il  mio Divin Figlio. Egli è giustamente adirato contro la perversità sconfinata che regna tra gli uomini, ed ha deciso di punirli con flagelli spaventosi. Va’, dunque e prega il mio Gesù di voler ancora usare misericordia ai poveri peccatori nella speranza che questi ritornino a vita virtuosa.”

Raccolte le sue forze, fiducioso nella protezione della Madonna, il contadino ritorna con passo svelto alla presenza del Redentore. Prostrato a terra espone tra le lacrime il desiderio della sua divina Madre, presenta i suoi meriti, la sue preghiere, il suo interessamento e lo assicura del ravvedimento quasi certo dei peccatori, ma con fermezza e volto severo Gesù gli ordina: “ Ritorna allo stagno ed esegui il comando che ti ho dato. Le iniquità degli uomini sono al colmo, la mia giustizia è ormai stanca; il vizio, la lussuria che dominano più che mai in mezzo a loro mi muovono a tanta nausea; va’ e compi ciò che ti ho ordinato.”

Al colmo dello spavento, il pio contadino rifà il penoso sentiero, e con lo schianto nel cuore, fissa i suoi occhi nel volto della Madonna per implorare da Lei pietà ed aiuto.E si sente ripetere: “ O buon uomo! Il caso è gravissimo. Insistiamo ancora a pregare la Divina Misericordia. Il getto di questi tre pani significherebbe lo scatenarsi sopra la erra di tre terribili flagelli, la peste, la fame , la guerra con lo sterminio di gran parte delle genti. Va’ di nuovo ai piedi del mio Divin Figliuolo, presentagli a nome mio i meriti delle sacratissime sue Piaghe, della sua Passione e morte, rinnovagli i miei voti e i desideri, l’intercessione delle mie suppliche, digli che mi impegnerò per mezzo tuo di richiamare le genti a sincera penitenza. Insisti devotamente, prega con molta umiltà e la misericordia di Lui prevarrà.”

Il contadino ritorna ancora una volta, piangendo davanti al Personaggio; gli riferisce le preghiere e le suppliche della Madonna, e finalmente si sente rispondere: “ Alla Benedetta Madre mia nulla io so negare. Per amore di Lei sospendo due castighi ed inoltre se gli uomini ritraendosi dai loro immondi costumi si purificheranno profondamente nelle lacrime della penitenza verrà alleggerito di molto anche il terzo. Va’ al laghetto e gettavi un solo pane.”

Ritornato al laghetto il contadino trova la Madonna che gli permette di gettare in acqua uno dei tre pani, e gli dice: “Ora vai ad annunziare le cose che hai viste e udite. Esorta la gente ad abbandonare le vie dell’empietà, esortali a vivere cristianamente per placare la Divina Giustizia che hanno gravemente irritata. Suggerisci loro la purificazione nel sacramento della penitenza, facciano devote novene con processioni… vestano bianche vesti…assistano con devozione alla S. Messa… Ricevano con la fede la S. Comunione.”

In quel luogo sorge in onore di questa apparizione il Santuario di Valverde con un lungo viale che termina al laghetto dove ogni anno viene gettato e poi ripescato il pane della peste…

                          laghetto santuario

                             Laghetto del Santuario di Valverde

Mi ha sempre molto affascinato questa storia, fin da bambina, quando anche io ho partecipato alla processione. Vedere ciò che accadeva mi dava modo di fantasticare sul vero accaduto e credo che in fondo sia ciò che mi ha sempre dato lo stimolo per andare avanti. Anche se non credo ancora la mia fede sia tornata pienamente. Mi piace pensare che la cosa più importante sia vivere in armonia con la gente, rispettandola.Chiunque mi si ponga davanti!

 

PS: la lavatrice è finita perciò ora vado a stendere. Buona giornata a tutte/i.

7 commenti:

Unknown ha detto...

che racconto affascinante! mi hai messo la curiosità di visitare quel santuario prima o poi! grazie per questo post, non conoscevo assolutamente questa storia... quante ce ne sarebbero da conoscere! quante volte la Mamma del Cielo è venuta a parlare con tante persone! e noi ciechi non la vediamo se non "fa notizia"!

Pinuccia ha detto...

buona giornata anche a te!!E grazie di quanto hai scritto.Nemenno io conoscove questa storia e nemmeno questo Santuario e si che non abito tanto lontono!!!Ma anche qua ne abbiamo diversi dedicati alla madonna con tutti una storia bellissima perchè lei veramente è la mamma di tutti
Un abbraccio
Pinuccia

ღ M@ddy ღ ha detto...

Ciao Tully,
ti ringrazio infinitamente di questa storia che non conoscevo, e che data la natura del mio blog:

http://charitydrops.blogspot.com/

non poteva "NON" interessarmi...
...credo che a settembre, quando riprenderò a pubblicare post impegnàti (ho sospeso nel periodo estivo a causa della scarsità d'utenti in rete, x il momento mi sto dedicando ad argomenti di natura più leggera), questo argomento sarà uno dei post candidati alla pubblicazione...

Grazie ancora, e un bacio!

Maddy

Lufantasygioie ha detto...

molto bello questo racconto...
un abbraccio
lu

antonella ha detto...

Che storia suggestiva, è stato bello leggerla. Un bacio!

Sabrina ha detto...

spettacolare e solare il tuo blog^_^

piacere di conoscerti:))

Sabrina ha detto...

Grazie del commento ma non mi risulti membro fra i lettori fissi.
Ho cliccato unisciti a questo sito sul tuo blog, vabbene cosi o devo fare altri passaggi?