Rieccomi qua dopo qualche giorno di assenza, non perché non avevo voglia di scrivere, ma perché ne sono capitate di tutti i colori e il giorno è solo di 24 ore (per fortuna!!!).
Per prima cosa, non so cosa possa aver combinato, ma non riesco a commentare nessun post, quindi saluto qui tutte le amiche che in questi giorni mi hanno lasciato dei commenti; cercherò di capire cosa è accaduto!
La seconda cosa che vi racconto è una bellissima domenica mattina, passata nella palestra di arrampicata dove solitamente si allena mio marito.
Mi aveva avvisato che avrebbero fatto una gara di arrampicata riservata a ragazzi disabili, e così abbiamo lasciato ogni impegno e siamo andati a vedere.
Quello che abbiamo trovato è stato un clima di familiarità fantastico, e mia figlia che si era preoccupata di mettere i pantaloni lunghi “ … così non si vedono i tutori!”, si è dovuta ricredere. Nessuno ha notato nulla, o perlomeno nessuno ha dato peso al suo modo di camminare. Credo che sia stata una lezione per tutti noi, e lei per prima si è resa conto che non la guardavano per i tutori, ma perché era la bimba più piccola.
C’erano tanti ragazzi di età diverse e con disabilità diverse: ipovedenti e completamente ciechi, disabili mentali e fisici.


Abbiamo assistito alle prove, estasiati dalla pazienza, dalla gioia e dai sorrisi che ognuno di loro dispensava.
Elena è stata colpita in particolare da un signore a cui mancava una gamba, e non si capacitava del fatto che riuscisse a salire su quegli appoggi così piccoli.

Ma la cosa che più mi ha colpito era la velocità con cui un ragazzo completamente cieco saliva e scendeva dalla parete.
Questo ragazzo parteciperà alle gare nazionali di arrampicata!
Oltre a questi ragazzi, c’erano numerosi disabili mentali, che hanno gareggiato, ma non tutti hanno terminato il percorso. La paura è stata l’emozione che ho potuto riscontrare maggiormente, e un po’ ho rivisto la mia cucciola, quando si trova di fronte a qualche ostacolo. Però non erano tristi per non aver finito la gara: a tutti è stato fatto un lunghissimo applauso, e i loro sorrisi sono stati la vittoria più grande.
Purtroppo il suono non posso farvelo sentire, ma immaginate!

Mi rendo conto che ci sono disabilità che non permettono queste cose, ma il solo fatto di aver fatto a vedere a nostra figlia cosa questi ragazzi sono riusciti a fare con la sola forza di volontà, l’ ha aiutata ad avere più fiducia nelle sue capacità, tanto che ha voluto provare anche lei.

Dopo questa splendida esperienza, che mi resterà nel cuore, ho deciso di assaporare ogni singola conquista della mia piccola con gioia. E’ la cosa che sicuramente le serve di più.
( Grazie a tutti per le sgridate, fanno sempre bene, e fanno riflettere!)
La settimana, poi si è concentrata di visite, controlli, dentista, oculista, terapia …
Insomma bella piena!
E tra tutte queste cose, non me ne poteva capitare una migliore ,se non la lavastoviglie che mi abbandona!
Va beh dopo undici anni poteva starci, ma non poteva aspettare ancora qualche giorno?
Per fortuna un amico di mio marito ci ha invitato, insieme ad altri , ad una mini vacanza in montagna. E’ stata l’idea migliore che potesse avere.
Grazie Francesco!
Era il suo compleanno, e oltre a festeggiare, abbiamo passato due giorni favolosi. Abbiamo staccato la spina da tutto e da tutti.
Soprattutto Elena, che è stata concentrata su tante cose ed era veramente stanca!
Ci siamo ritrovati in una ventina di persone, tra cui una decina di bambini, e i due giorni sono volati tra passeggiate, arrampicate ( impossibili che mancassero in montagna!) e cene.
Siamo anche andati a vedere le cascate della val di Genova!

Il festeggiato …
Ok lo ammetto, anche io ho provato ad arrampicare … Solo sui giochi! NOOO, anche sulla parete , ma non ci sono foto che lo provano, quindi dovete credermi sulla parola!
Alcuni nuovi amici …
Una parte della compagnia, naturalmente impegnata nell’arrampicata!
E Elena? Come perdersi un’occasione del genere, avendo a disposizione il suo papino!

La salita e, dopo qualche passo, la discesa …
Ci siamo veramente divertiti. Grazie a tutti per i bellissimi momenti passati insieme.
Speriamo che si possa ripetere al più presto!
Al ritorno ci aspettava un caldo esagerato, e un brusco ritorno alla realtà. Il lunedì Elena ha messo l’apparecchio ai denti, ma non le piastrine, quello sotto al palato, così adesso dobbiamo trovare le strategie per riuscire a farla mangiare senza che le si infili tutto nel meccanismo!
Almeno quello avrà una durata stabilita, e una volta allargato il palato lo potrà togliere e tornare a mangiare normalmente. Restiamo in attesa che questo anno passi velocemente!
Ecco adesso credo di aver recuperato lo scritto per tutti i giorni che non l’ho fatto …
Spero di non avervi stufato troppo e … alla prossima avventura!