Prima di iniziare a raccontarvi la mia giornata, vorrei scusarmi con tutte le amiche mi seguono perchè è un periodo un po’ strano per me. Non so’, ma invece di essere felice allegra e spensierata, si sta creando nella mia mente bacata, una nebulosa fatta di incertezze. Forse sarà che questo Natale non riesco a sentirlo come vorrei, nemmeno per la gioia di una nuova cucciola in arrivo. Di solito c’ è la depressione post parto, io invece mi porto avanti… la faccio prima di partorire. Che sia chiaro, sono felicissima dell’arrivo della mia bimba, ma non so lasciarmi alle spalle quest’ansia che da qualche giorno mi accompagna.
Sono terrorizzata, ne ho parlato anche con mio marito, ma nemmeno aver fatto uscire la mia preoccupazione, il mio stato d’ansia si placa.
Questa è una settimana in cui ogni giorno ho qualche appuntamento importante: oggi l’eco del terzo trimestre ( che poi vi racconto), domani da noi si festeggia S. Lucia ( ne approfitto per fare tanti auguri a tutte le Lucia che mi seguono, perchè so che domani non riuscirò a passare da loro) e Elena sarà impegnata a testare un nuovo dispositivo medico che potrebbe aiutarla a camminare meglio oltre che fare meno fatica a fare tutte le attività della sua giornata. Poi mercoledì è fissata la revisione per l’invalidità della mia cucciola, giovedì idroterapia, venerdì, se tutto va bene sono libera, ma sabato dopo catechismo c’è la festina di compleanno di mio nipote, e la sera cena con le mamme del gruppo di mutuo aiuto (almeno lì un po’ si svago). Dulcis in fundo, domenica festa di Natale dell’associazione “ Un sorriso di speranza”.
Mmmm forse troppe cose tutte insieme, forse troppo spesso in macchina, e troppo stress da guida, ma ho fatto alcuni giorni con dei fortissimi dolori tipo contrazioni, e questo non va bene!
I lavori sono quasi del tutto terminati, ora manca solo rimettere ordine dove abbiamo spostato i vari mobili e riempirli nuovamente, ma da sola mi rendo conto che faccio fatica. NON HO PIU’ L’ETA’!!!!!!!!!!!
Ok dopo questa divagazione, vi racconto la mia mattina…
Partenza per le ore 10: 20 in direzione ospedale per fare l’ecografia del terzo trimestre. Ah sì qua pioveva a dirotto! Immaginate il traffico! Per fortuna la mia mammina è sempre disponibile ad accompagnarmi.
Dopo aver girato quasi mezz’ora per trovare parcheggio decido di lasciare l’auto nell’ autosilo, anche se avevo un po’ si strada da fare a piedi,(piuttosto di continuare a girare, cammino, che non fa male). Arriviamo all’ospedale e stranamente alla cassa avevo solo 12 persone davanti, che con 4 casse funzionanti si sono ridotte in dieci minuti di attesa! ( un punto a favore, ma la cosa mi puzzava già).
Arriva il mio turno per l’ecografia, entro, e dopo aver lasciato fare tutto alla dottoressa, la avviso che ho intenzione di fare il cesareo,dato che la mia prima figlia ha avuto una sofferenza da parto. Così vengo a scoprire che dal mese prossimo la sede dell’ospedale si sposta, ma dove si sposta????
Viene inglobata dall’ospedale dove ho partorito la prima volta… Ma bene, proprio là dove non volevo andare. Ho sperato fino all’ultimo che quello che avevo sentito qualche tempo fa, non si avverasse già con l’inizio dell’anno, e invece…
Ok mi dico, forse sapendo quello che è accaduto otto anni fa, staranno più attenti e magari nessuno penserà a dissuadermi dalla mia idea sul cesareo!
Non è un brutto ospedale, anzi è grande ordinato pulito, hai la possibilità di avere il bambino con te quando vuoi ( con il primo figlio lo desideri, col secondo meglio che se ne occupino loro che poi tu ce l’hai sempre quando torni a casa!!! Perdonate la battuta infelice, ma se riesci a riposare è tutto di guadagnato).
Comunque dopo questa notiziona, ho deciso che non avevo voglia di tornare a casa a prepararmi anche il pranzo e mangiare da sola, così ho chiesto alla mia mamma se le andava di starcene fuori a mangiare una piadina, e dato che non l’avevamo mai fatto, lei ha accettato di buon grado.
Marito e figlia avevano già mangiato così potevo anche permettermelo!
Com’ è stato strano, io e lei, non siamo mai uscite per cose inutili come una piadina, ma questa volta ne avevamo bisogno entrambe.
E sinceramente, mi piacerebbe farlo ancora, anche se non so quando accadrà, ma questi sono i momenti che voglio ricordare.
E alla fine mi è passata anche un po’ l’ansia!!!